Domande frequenti
E se non so cosa dire allo psicologo?
Questa è una preoccupazione piuttosto frequente tra coloro che pensano di richiedere una consulenza psicologica. Non c'è però ragione di allarmarsi e vi spiego perché.
​
Generalmente, nel corso degli incontri, si instaura tra psicologo e paziente una relazione tale da permettere la creazione del così detto spazio sicuro. In questo setting, la persona si sentirà libera di parlare con il/la professionista sapendo che verrà ascoltata e accolta e in questo clima di fiducia sarà possibile fare progressi insieme.
​
Nei primi colloqui è comunque possibile avvertire di non aver nulla da dire. In questi casi non c'è da preoccuparsi, sarà il/la professionista a porvi delle domande per conoscervi, aiutarvi ad aprirvi e ad affrontare gli argomenti che più vi spaventano, ma sempre nel rispetto dei vostri tempi.
​
Se questa preoccupazione legata alla gestione della conversazione continua ad assillarvi anche dopo diverso tempo dall'inizio del percorso psicologico, aiutarvi a gestirla potrebbe anche diventare uno degli scopi della relazione terapeutica...
​
E' comunque bene tenere a mente che non sempre tra psicologo e paziente c'è l'affinità necessaria per poter lavorare insieme. Anche se si tratta di una relazione terapeutica infatti, è pur sempre anche una relazione umana per cui è fondamentale trovarsi bene l'uno con l'altro. Se avvertite che non è così, può essere molto utile parlarne apertamente con il vostro/a psicologo/a e valutare insieme il da farsi.
​​
Per quanto riguarda invece i temi che risultano per voi più difficili da affrontare, non dovete sentirvi forzati a parlarne quando non desiderate farlo. E' comune che, soprattutto in un primo momento, ci si senta in difficoltà all'idea di parlare degli aspetti più angosciosi di sé o della propria vita, proprio perché questo ci mette in una posizione di vulnerabilità che magari non siamo pronti ad assumere.
Questa apertura richiede fiducia da entrambe le parti, quindi concedetevi il tempo che vi serve.